LA REVISIONE DI VITA dal cuore della Comunità

  

LA REVISIONE DI VITA dal cuore della Comunità

 

 

“Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Tutti
coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune”
(At 2,42).

 

Che dono l’amicizia vera, che conquista la libertà con noi stessi e con gli altri: imparare a non scappare più dai fantasmi delle nostre paure, ma semplicemente riuscire ad amarci e ad amare per quello che siamo. La Comunità ci insegna a condividere non solo le cose, ma la vita, ciò che siamo “dentro”, per guardare le nostre povertà e quelle degli altri con gli occhi di Gesù, per saper riconoscere i nostri doni con la consapevolezza che tutto ciò che di bello abbiamo e viviamo, viene dal Signore, che ci ama più della sua stessa vita. Tante volte in questi anni Madre Elvira, nelle sue catechesi, ci ripete che una delle “parole” che Dio usa per guidare e correggere la nostra vita è la voce dei fratelli che sono accanto a noi. In Comunità scopri il bisogno e la forza che sono gli altri nella tua esistenza; vivendo con te essi vedono i tuoi doni e i tuoi difetti e ti aiutano nel cammino della conversione che è cambiamento concreto. 

L’altro riesce a vederci da un punto di vista diverso dal nostro, a cogliere quelle cose che a volte noi non riusciamo a scorgere della nostra stessa vita interiore e che dobbiamo cambiare. La revisione di vita ci aiuta a non avere paura che gli altri scoprano le nostre “piaghe”, a non nasconderle più, ma ad accoglierle e a guarirle grazie alla preghiera, all’impegno concreto e all’aiuto fraterno.

Per questo ogni settimana nelle fraternità ci si ferma per “mettere a fuoco” la nostra vita interiore, perché i fratelli che vivono con noi ci aiutino a “fare verità” e a prenderci degli impegni concreti per vincere le nostre debolezze. Sei pigro: allora per quindici giorni ti alzerai alle cinque di mattina a preparare la colazione per tutti; sei chiuso: dovrai alzarti a tavola e dire con chi parli alla sera prima di andare a dormire; non sai fare silenzio, rispondi sempre: a cena ti alzerai per raccontare a tutti un momento in cui l’orgoglio ti ha vinto, ma anche quando sei riuscito a vincerlo tenendo la bocca chiusa. Ci aiutiamo a vedere e combattere il male in noi e nei fratelli, per costruire insieme il bene. Ci educhiamo, dopo tanti anni di rapporti falsi, interessati e vissuti nella menzogna, a parlare e ascoltare nella verità, ad accogliere le correzioni senza reagire subito con presunzione. 

La revisione di vita libera dai pettegolezzi, dal parlare dietro le spalle, ti fa gustare il dono e la bellezza dell’amicizia schietta e vera che non nasce da invidia o gelosia, ma dal desiderio di crescere insieme sulla strada della maturità e della santità. 

Dopo ogni revisione si sente “a pelle” che l’aria comunitaria si rasserena, si ripulisce da giudizi e compromessi, che le tensioni si distendono, che ritorna il profumo del perdono, della verità e dell’amicizia vera. Tutto questo è un allenamento per il nostro futuro, per costruire quelle famiglie cristiane dove ci si aiuta nella sincerità, dove si trova lo spazio per dialogare a cuore aperto per crescere nell’aiuto fraterno.

 

Ho scoperto di avere un bisogno continuo di confrontarmi, di aprirmi, di fare verità in me per prima, ma anche con le persone che mi
vivono accanto. La “revisione di vita” è uno dei momenti che la Comunità mi ha proposto, in cui ho trovato lo spazio per fare tutto questo. Nelle nostre fraternità ogni settimana ci dividiamo in gruppi e lì ci apriamo l’una con l’altra, condividendo i nostri problemi, le fatiche, gli sbagli, la scoperta di alcuni lati del nostro carattere che ancora non conoscevamo, anche quelli che vorremmo tenere più nascosti, mettendoli alla luce. Parliamo delle nostre giornate semplici, ma ricche di sentimenti ed emozioni. 

È un dono grande quello di potersi aprire, quello di avere qualcuno che ti ascolta; è anche faticoso e tante volte sofferto, ma importantissimo. Quante volte il momento della revisione mi ha risollevata e salvata! Quante volte, grazie agli aiuti ricevuti dalle sorelle, ho visto chiaro la verità di me, dei miei gesti, delle mie azioni e ho deciso di non mollare. 

Il momento della “revisione” mi dà sempre una grande spinta perché mi fa crescere in libertà non solo con me, ma anche con gli altri e soprattutto con Dio, che si serve delle persone che mi stanno accanto per farmi camminare nella verità, senza la paura di sbagliare, di cadere, di scoprirmi debole e sempre bisognosa. La “revisione” è un momento che porterei all’interno di ogni famiglia. 

Bisogna avere il coraggio di fermarsi, di pregare e poi guardarsi negli occhi e condividere, aiutandosi e scomodandosi nella sincerità, comunicandosi anche le cose belle che vediamo cambiare in noi e negli altri, perché non c’è cosa più grande che riconoscere e far conoscere i miracoli che Dio opera ogni giorno. 

Ringrazio la Comunità che mi ha insegnato l’importanza della “revisione di vita”, e ringrazio Dio che mi dà la forza, ogni giorno, di mettermi in discussione per camminare nella sua Luce anche quando questo fa soffrire, perché dopo ogni momento difficile arriva la gioia e la pace.

Quando penso alla prima volta che ho affrontato la “revisione di vita”, ne ho un ricordo che mi fa sorridere. Non sapevo cosa fosse e di conseguenza, come tutte le cose sconosciute, aveva il fascino particolare della scoperta. Avevo assunto un atteggiamento a metà tra il serio e il divertito, però nel rispondere alla domanda di riflessione per la revisione vera e propria, mi ero reso conto che c’era ben poco da essere superficiali.

Quello che mi veniva proposto era di mettere a nudo le mie povertà e guardarmi dentro, senza nascondere la verità o trovare scappatoie. 

Tutto questo veniva discusso con gli altri fratelli che con molta semplicità e schiettezza mi mettevano davanti chi ero e come mi comportavo, dandomi poi dei consigli pratici e, alla fine, proponendomi un impegno concreto da portare avanti fino alla prossima “revisione”, per aiutarmi a cambiare, crescere e migliorare. Tutto ciò mi ha fatto comprendere l’importanza di questo momento come aiuto per il mio cammino. Mi è successo di aver avuto anche un po’ di timore prima di alcune“revisioni”, perché sapevo che non sempre l’aiuto che avrei ricevuto mi avrebbe fatto piacere: la verità di noi stessi è dura da accettare, però se la sai accogliere è ciò che ti fa cambiare. 

Anche se fa soffrire, la verità, quando hai il coraggio di affrontarla, ti rende libero, ti rende vivo. 

Dopo tante “revisioni” non ho più quel timore, anche se a volte c’è ancora la difficoltà di accettare ciò che mi viene detto; oggi sento di vivere la “revisione” come un momento di comunione profonda, dove la sofferenza della verità diventa volersi bene nell’amicizia concreta.

L’aiuto più grande e l’amicizia più vera le ho ricevute da chi ha saputo mettermi davanti la realtà di me stesso senza aver paura di farmi soffrire e di soffrire, pur di volermi veramente bene.

 

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