Il Santo del Giorno il Vangelo del Giorno 18 Febbraio 2025 d.c. +
Il Santo del Giorno il Vangelo del Giorno
18 Febbraio 2025 d.c. +
Il Santo del Giorno il Vangelo del Giorno
18 Febbraio 2025 d.c. +
La Vita del Beato Giovanni da Fiesole (Beato Angelico)
Il Beato Giovanni da Fiesole, meglio noto come Beato Angelico, nacque intorno al 1400 a Vicchio di Mugello, vicino Firenze. Il suo vero nome era Guido di Pietro, ma è ricordato con il nome che esprime la sua arte e la sua spiritualità.
La Vocazione Religiosa e Artistica
Fin da giovane, Giovanni mostrò un grande talento per la pittura e fu formato nell’ambiente artistico fiorentino. Tuttavia, la sua vita prese una svolta decisiva quando, intorno al 1420, entrò nell'Ordine Domenicano nel convento di San Domenico a Fiesole, assumendo il nome di Fra Giovanni. La sua arte divenne il mezzo con cui esprimeva la sua profonda fede, tanto che successivamente venne chiamato Beato Angelico, per la bellezza e la spiritualità delle sue opere.
Opere e Influenza Artistica
Il Beato Angelico divenne uno dei più grandi pittori del primo Rinascimento, capace di fondere la luce e la prospettiva con la mistica della fede cristiana. Le sue opere erano caratterizzate da colori luminosi, figure armoniose e un'atmosfera di profonda spiritualità. Tra i suoi capolavori più celebri ricordiamo:
- Gli affreschi del Convento di San Marco a Firenze, realizzati tra il 1438 e il 1445, che rappresentano scene evangeliche con una straordinaria delicatezza spirituale.
- L’Annunciazione, un’opera che colpisce per la luce divina e la grazia delle figure.
- Il Giudizio Universale e altre pale d’altare, dipinte con un uso magistrale della prospettiva e della luce.
L’Impegno per la Chiesa
Oltre alla sua attività artistica, il Beato Angelico fu anche un uomo di profonda fede e devozione. Visse la sua vocazione come un servizio a Dio e all’umanità, rifiutando incarichi prestigiosi e lavorando sempre con spirito di preghiera. Nel 1445 fu chiamato a Roma da Papa Eugenio IV, che gli commissionò lavori per il Vaticano, tra cui la decorazione della Cappella Niccolina nel Palazzo Apostolico.
Morte e Beatificazione
Il Beato Angelico morì a Roma il 18 febbraio 1455 nel convento di Santa Maria sopra Minerva. Fu sepolto nella chiesa dello stesso convento, dove la sua tomba è ancora oggi meta di pellegrinaggi. Nel 1982, Papa Giovanni Paolo II lo proclamò Beato, riconoscendo non solo il valore artistico della sua opera, ma anche la sua santità di vita.
Patrono degli Artisti
Il Beato Angelico è oggi venerato come patrono degli artisti e dei pittori, simbolo di come l’arte possa essere un mezzo per elevare l’anima a Dio.
La sua festa liturgica è celebrata il 18 febbraio.
Il 18 febbraio 2025, la Chiesa Cattolica celebra il Beato Giovanni da Fiesole, noto come Beato Angelico. Nato a Vicchio di Mugello, vicino Firenze, intorno al 1400, Giovanni entrò nell'Ordine dei Predicatori (Domenicani) e fu assegnato al convento di San Domenico a Fiesole. La sua profonda unione con Cristo si rifletteva nelle sue opere pittoriche, che miravano a elevare le menti degli uomini verso le realtà celesti.
Per quanto riguarda la liturgia del giorno, il Vangelo secondo Marco (Mc 8,14-21) riporta l'ammonimento di Gesù ai suoi discepoli: "Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode". In questo passo, Gesù mette in guardia contro l'influenza corruttrice dell'ipocrisia e della malvagità, simboleggiate dal "lievito" dei farisei e di Erode.
Inoltre, il 18 febbraio ricorre l'anniversario della nascita di Alessandro Volta, inventore della pila elettrica, nato nel 1745. In questo stesso giorno, nel 1861, si riunì a Torino il primo Parlamento dell'Italia unita.
Infine, per coloro che seguono la Novena ai pastorelli di Fatima, il 18 febbraio rappresenta l'ottavo giorno di preghiera, dedicato a invocare l'intercessione dei Santi Giacinta e Francesco.
Commenti
Posta un commento