Il Santo del Giorno Il Vangelo del Giorno 21 Marzo 2025 d.c. +


 Il Santo del Giorno Il Vangelo del Giorno 


21 Marzo 2025 d.c. +





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San Nicola di Flüe (1417-1487) è una figura straordinaria della storia svizzera e della spiritualità cristiana. Nato a Sachseln, nel Cantone di Obvaldo, in Svizzera, visse in un periodo di grandi tensioni politiche e sociali. Fin da giovane, Nicola si distinse per la sua devozione e saggezza. Crebbe come contadino, si sposò con Dorotea Wyss e insieme ebbero dieci figli.

Nonostante gli impegni familiari e civili — fu anche magistrato e consigliere — Nicola sentiva una forte chiamata alla vita contemplativa. A 50 anni, con il consenso della moglie, lasciò la famiglia per ritirarsi come eremita nella valle del Ranft, dove visse in povertà, digiuno e preghiera. Secondo la tradizione, per vent'anni si nutrì soltanto dell’Eucaristia.

Nicola divenne una figura di riferimento spirituale e politico. La sua saggezza fu determinante nella risoluzione di conflitti interni tra i cantoni svizzeri, contribuendo alla pace e all’unità del Paese. Viene ricordato per la famosa massima: “La pace è sempre nei cuori, non nelle parole.”

Morì il 21 marzo 1487 e fu canonizzato da Papa Pio XII nel 1947. Oggi è venerato come patrono della Svizzera, dei pacificatori e delle famiglie. La sua vita incarna la ricerca della pace interiore e sociale attraverso la fede e la contemplazione.

Il 21 marzo 2025, la Chiesa cattolica celebra San Nicola di Flüe, noto anche come Bruder Klaus, patrono della Svizzera. Nato nel 1417, Nicola fu un contadino, soldato e padre di dieci figli che, all'età di 50 anni, scelse la vita eremitica dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione. È ricordato per la sua saggezza e per il ruolo di mediatore durante le tensioni politiche nel suo paese.OraEsatta.info

Il Vangelo del giorno, secondo il calendario liturgico, è tratto da Matteo 21,33-43.45-46. In questo passo, Gesù racconta la parabola dei vignaioli omicidi, in cui un proprietario pianta una vigna e la affida a dei contadini. Quando invia i suoi servi a raccogliere i frutti, questi vengono maltrattati e uccisi. Infine, manda suo figlio, che viene anch'esso ucciso. La parabola simboleggia il rifiuto dei profeti e dello stesso Cristo da parte del popolo, sottolineando la responsabilità di accogliere il messaggio divino.






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